Emergenza Covid-19: noi restiamo a casa

guide su skype

Su consiglio del governo, abbiamo sospeso i nostri tour fino a nuovo ordine. Siamo sempre pronte ad accogliervi quando l’emergenza sarà finita, ma ora è il momento di stare a casa.

Continuiamo a sentirci e confrontarci, grazie a internet, ed ecco come impieghiamo il nostro tempo:

 

Naima: “ La mia ultima visita guidata risale al 9 marzo, dopodiché ho iniziato il trasloco che mi ha tenuta occupata per quasi una settimana, fortunatamente rientrava nei casi di comprovata necessità quindi, armata di autocertificazione, ho potuto completarlo e iniziare il mio isolamento il 15. Non posso certo dire di essermi annoiata tra scatoloni da aprire e mobili da sistemare e devo dire che mi ha aiutata tantissimo a mantenermi in forma. In Italia possiamo allontanarci da casa solo nel raggio di 200 metri, quindi non è facile in questo momento poter svolgere attività fisica; basta però avere un piccolo giardino nelle vicinanze o anche solo un cortile e si riesce comunque a fare una passeggiata quotidiana. Una volta sistemato il mio appartamento, ho dedicato il mio tempo alle cose che in altri momenti non sarei riuscita a fare, come scrivere, per esempio. Assieme ad un gruppo di ragazzi del mio paese abbiamo deciso di creare una raccolta di racconti di paura, i cui proventi, una volta pubblicata, saranno devoluti alla protezione civile. Non è stato facile per me imparare a scrivere un racconto gotico: ho dovuto prima studiarne bene la struttura e successivamente documentarmi leggendo i testi di Edgar Allan Poe e Shirley Jackson. Solo che tendo a suggestionarmi, quindi ho dedicato a questo lavoro la prima parte delle mie giornate, prima che facesse buio, per non spaventarmi troppo!
Per il resto, il fatto di non poter svolgere la nostra professione di guida turistica al momento non vuol dire che dobbiamo trascurarla: col fatto che non si può uscire di casa sono nate tantissime occasioni di apprendimento sul web, lezioni, webinar ecc…che si stanno rivelando davvero molto utili oltre che un ottimo passatempo. ”

 

Claudia:  “Ufficialmente, l’isolamento è iniziato circa due settimane dopo di voi, ma io, agli inizi di marzo, avevo già cancellato le visite guidate che avevo in programma, perché sarebbe stato impossibile svolgerle in sicurezza e mantenendo il distanziamento sociale.
E’ una bellissima primavera, e mi sembra strano non poterla passare in giro per la città, mostrando angoli nascosti o luoghi pieni di storia ai visitatori e turisti. La City la vedo all’orizzonte, dalla sommità del parco dove vado a fare la mia camminata mattutina. Sì, perché qui, a differenza dell’Italia, abbiamo la possibilità di uscire una volta al giorno per fare esercizio fisico (camminare, correre o andare in bicicletta); l’importante è che lo facciamo da soli, mantenendo le distanze di sicurezza, senza fermarci a prendere il sole sul prato o sulle panchine, e senza toccare superfici potenzialmente infette. Possiamo andare più o meno dove vogliamo, basta che rimaniamo in zona, nel raggio di un chilometro. Io esco tutte le mattine, molto presto, così sono certa di non incontrare troppe persone. Passato il primo momento di ansia ed emergenza, ho strutturato le mie giornate leggendo, curando le piante, studiando (perché c’è sempre tanto da imparare e noi guide dobbiamo tenerci aggiornate e sperimentare con la tecnologia) e cucinando! La (ri)scoperta del piacere nel cucinare è un tratto comune a molte persone costrette a casa. Essere italiani non conta, perché ci sono tanti inglesi che si sono messi a fare il pane, i dolci e a sperimentare piatti nuovi. Per il resto, approfitto di questa pausa per migliorare, voglio ricominciare al meglio quando la stagione riprenderà, ma sto pensando alla possibilità di creare dei video didattici online, perché i turisti non torneranno immediatamente.”

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